La Basilica di Santa Margherita è sita in cima al monte Egidio, quindi sopra Cortona.
Per raggiungerla la cosa migliore è uscire da Cortona nella direzione della SS34 fino al bivio di Torreone e quindi tornare indietro su viale Francesco Laparelli.
Il parcheggio davanti alla Basilica Vi attende senza problemi.
Per i più arditi, ed amanti delle camminate in salita, esiste via Santa Margherita che, partendo dall'incrocio con via di Porta Montanina / Chiesa di San Cristoforo, in circa 200 m, molto in pendenza, arriva fino al piazzale della Basilica.
Permetteteci di iniziare con una breve biografia di Santa Margherita.
Santa Margherita da Laviano (e non da Cortona come si trova scritto anche sul sito ufficiale della Basilica) è una delle figure femminili più controverse della sua epoca.
Era nata nel 1247 a Laviano, una località nei pressi dell'attuale Pozzuolo Umbro.
Siamo al confine tra Toscana ed Umbria a circa venti km in linea d'aria da Cortona.
Qui, nella metà del XIII, la vita non era facile per nessuno, figuriamoci per una donna che, tra l'altro, era orfana di madre.
Così all'età di 17 anni Santa Margherita si trovò ad essere data come amante a Raniero, ma su altri siti si trova il nome Arsenio, della famiglia dei Del Pecora i Signori di Valiano.
E da questa unione, ovviamente fuori dal matrimonio, Santa Margherita ebbe anche un figlio.
Nel 1273, durante una battuta di caccia, a Raniero fu teso un agguato ed assassinato.
Erano i secoli delle faide tra Guelfi e Ghibellini e Raniero fu una delle tante vittime.
Margherita, che lo attendeva al Castello di Valiano, vide ritornare il suo cane da caccia senza l'amato.
Il cane voleva che Santa Margherita lo seguisse e la Santa, a piedi, lo seguì.
Raniero giaceva morto presso un piccolo boschetto di querce ai Giorgi che, ancor oggi, è una località vicina all'attuale Petrignano.
Nel luogo dove Santa Margherita ritrovò il corpo di Raniero, oggi c'è la quercia secolare nota come "la quercia del pentimento" con accanto la Chiesa della Madonna del Pentimento.
A 26 anni, e con un figlio piccolo, Santa Margherita si ritrovò sola.
Come ex amante non poteva stare al Castello dei Del Pecora.
Come figlia non poteva (più) ritornare nella casa del Padre a Laviano, che nel frattempo si era risposato.
In pratica era stata abbandonata da tutti.
L'unica soluzione che aveva era quella di ritirarsi in convento.
Nella zona c'erano i francescani di Cortona con l'annesso convento delle Clarisse.
Furono i frati Giovanni da Castiglione e Giunta Bevegnati ad accoglierla e guidarla nella Sua nuova vita.
Il primo problema da risolvere fu l'affidamento del figlio, che ovviamente fu avviato alla vita monastica, presso i frati minori di Arezzo.
Poi toccò a Santa Margherita ad iniziare il Suo cammino che nel 1277, dopo il noviziato, la portò a prendere i voti del Terzo Ordine Francescano Secolare O.F.S..
Ma torniamo alla Basilica di Santa Margherita.
La tradizione vuole qui esistesse una chiesa, forse era solo una cappella dedicata a San Basilio e che era stata costruita, dai monaci camaldolesi, nel XI secolo.
Durante il colpo di mano degli esuli Aretini del 1 Febbraio 1258 (Storia di Cortona pag.24 edito il 1 Gennaio 1835 dalla tipografia Belotti e leggibile su Google libri) la chiesa venne danneggiata e fu Santa Margherita a volerla ricostruire, insieme ad un nuovo adiacente ospedale, tra il 1278 ed il 1288.
Santa Margherita amava questo posto isolato, ma nel contempo vicino a Cortona e da cui si vede tutta la Valdichiana.
Terminati i lavori fu ancora Santa Margherita a volerla dedicare, oltre che a San Basilio, a Sant’Egidio ed a Santa Caterina d’Alessandria.
E, in una piccola stanza nel retro della Chiesa, Santa Margherita visse gli ultimi nove anni della sua vita fino alla Sua morte avvenuta il 22 Febbraio 1297.
Subito dopo la morte della Santa la chiesa ebbe una prima ristrutturazione ad opera di Giovanni Pisano.
Poco sappiamo di questa ristrutturazione in quanto nel 1738 quasi tutto quello che precedentemente esisteva, dalla prima cappella di San Basilio fino alla chiesa di Giovanni Pisano, fu demolito per fare posto alla grande Basilica in stile barocco con le tre grandi navate e con le volte a crociera ed i soffitti affrescati.
Ma, anche dopo questa ristrutturazione, la Basilica non era finita.
La forma attuale della Basilica è infatti del XIX secolo e la si deve all'opera di tre architetti: Enrico Presenti, Mariano Falcini (completò l'opera del Presenti) e di Giuseppe Castellucci che, nel vicinissimo a Noi 1896, rifece la facciata che non piaceva ai Cortonesi.
Ma cosa si può vedere dentro la Basilica?.
In ordine orario da sinistra verso destra:
L'Immacolata Concezione con Dio Padre ed i Santi Francesco, Domenico, Ludovico da Tolosa e Margherita di Francesco Vanni
La Strage degli innocenti di Giannotti Pietro
La grande cappella sita nella navata sinistra che ricorda i Cortonesi caduti in guerra
Il monumento sepolcrale di Santa Margherita di Gano di Fazio
Navata sinistra - San Francesco
l'urna del corpo di Santa Margherita di Pietro da Cortona, Adriano Lani ed altri
Navata di sinistra - Il Crocifisso detto di Santa Margherita dove la Santa soleva raccogliersi in preghiera e meditazione
Santa Maria Assunta di Jacopo Chimenti
Statua della Vergine Maria
il Martirio di Santa Caterina d'Alessandria di Pietro Barocci
Ci sono molte altre cose da vedere, ma sono minori.
Oggi Santa Margherita è la patrona di Cortona e la Sua festa si celebra il 22 Febbraio nel giorno della Sua morte.
Una nota speciale.
Fate attenzione che dentro la Basilica di Santa Margherita è assolutamente vietato fare fotografie ... e le Sorelle assolutamente non scherzano con chi viola il divieto.
Ricordiamo che Cortona dista meno di 2 ore dal 20% delle bellezze artistiche mondiali ed è in grado di offrire un'ospitalità adeguata al turista od al visitatore che vi vuole soggiornare.
AugurandoTi una buona visita a Cortona ... Ti consigliamo di prenotare con Noi la Tua vacanza usando Booking.com
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